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“Dei 50 eventi più visti nella storia della tv italiana, 49 sono partite di calcio. Il 24 aprile 1996 Eiður Guðjohnsen debuttò in nazionale sostituendo il padre Arnór nel secondo tempo di un’amichevole tra Islanda ed Estonia, entrando nella storia del calcio dato che mai prima di allora un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una partita internazionale. Presenti rispettivamente dal 1953 e dal 1947, avevano svolto ruoli chiave nella storia della selezione islandese, risultando i due giocatori con più presenze (rispettivamente 25 e 33) in nazionale sino a quel momento. La partita contro gli inglesi fu la quindicesima per la selezione islandese, dopo dieci anni di esistenza. Il 10 agosto 1964 l’Islanda affrontò le Bermuda nella prima partita ufficiale della selezione nordamericana. A metà degli anni ’60 i giocatori più anziani i ritirarono gradualmente: prima Sveinn Teitsson, che si fermò a 23 presenze nel 1964 dopo una sconfitta contro la Finlandia, poi, nell’agosto 1965, dopo un pareggio senza reti contro l’Irlanda, anche Helgi Daníelsson e soprattutto Ríkharður Jónsson conclusero la propria carriera in nazionale. Divise di club e Nazionali, casacche casalinghe ma anche da trasferta e terze opzioni nei rispettivi kit.

Nel 1951 l’Úrvalsdeild, la massima divisione calcistica islandese, incoronò per la prima volta campione un club di una città diversa da Reykjavik, l’ÍA. Le cose migliorano durante le qualificazioni al campionato europeo del 2000. Gli islandesi, con Guðjón Þórðarson, raggiungono il quarto posto nel girone a sei squadre, con 15 punti (cinque in meno rispetto all’Ucraina, che può partecipare ai play-off): un successo rispetto agli scarsi risultati ottenuti in precedenza. L’ÍA, infatti, fornì alla nazionale islandese un nutrito contingente di giocatori, tanto che durante una partita contro la Norvegia, nel 1954, ben sette titolari della rappresentativa islandese giocarono per il club di Akranes. Nel 1939, dopo l’esperienza dell’Unione Sportiva Trapani, torna la Juventus Trapani, maglia barcellona 2025 che adotterà il verde come colore sociale. Al termine delle qualificazioni al campionato d’Europa del 1964, gli islandesi continuano comunque con altre partite ad alto rischio attraverso il torneo di qualificazione per i Giochi olimpici di Tokyo 1964. Nel settembre 1963, contro la nazionale olimpica del Regno Unito, l’Islanda fu sconfitta in casa per 6-0 all’andata, poi per 4-0 al ritorno: fu una grande delusioni dopo i progressi mostrati nel 1962 contro l’Irlanda. Nel 1962 gli islandesi presero parte alle qualificazioni per il campionato d’Europa 1964; fu questa la seconda partecipazioni della nazionale isolana alle qualificazioni mondiali.

Solo dal 1974 la squadra ha preso parte a tutte le successive eliminatorie, senza tuttavia successo per numerosi anni. Ríkharður era anche il capocannoniere della sua squadra con 17 gol, record che sarebbe stato battuto solo nel 2007 da Eiður Guðjohnsen. Prima partita effettuata con buoni palleggi, sono arrabbiato perché siamo stati poco cinici in avanti e anche perché abbiamo preso gol a difesa schierata. David Baldwin, procuratore di Aaron Ramsey, sarà in Italia nella seconda parte di questa settimana, con l’incontro con la Juve che andrà in scena quando la squadra, e quindi anche la dirigenza bianconera, rientrerà da Gedda dopo la Supercoppa Italiana. Con l’eccezione del campionato d’Europa 1964 l’Islanda non partecipò ad altre qualificazioni ai tornei maggiori fino al 1974, anno a partire dal quale ha preso parte a tutte le successive eliminatorie, senza tuttavia successo per numerosi anni. Per i primi vent’anni anni di esistenza della Federazione calcistica islandese la nazionale non partecipò ad alcuna qualificazione, nelal campionato del mondo né al campionato d’Europa.

La stagione 2007-2008 rappresentò per il club quella celebrativa dei primi cento anni dalla sua fondazione. Arrivano i primi rumors sulla divisa di una delle più celebri squadre dell’MLS, i Chicago Fire. Inaugurato l’8 luglio 1957 in occasione di una partita persa contro la Norvegia, sostituì il vecchio Melavöllur, che sarebbe poi stato utilizzato esclusivamente per diverse partite di squadre di club. Fu lui che il 2 luglio 1948 assicurò la prima vittoria all’Islanda, grazie a una doppietta contro la Finlandia. La sedicesima partita dell’Islanda fu quella del turno preliminare del campionato del mondo 1958. Alla sua prima partecipazione in una competizione ufficiale, il 2 giugno 1957, allo stadio Marcel-Saupin (all’epoca stadio Malakoff), la squadra fu sconfitta per 8-0 dalla Francia di Albert Batteux, con doppiette di Jean Vincent e Roger Piantoni. Nel nuovo impianto gli isolani subirono due nuove e sonore battute d’arresto: 1-5 contro la Francia e 2-5 contro il Belgio. Due mesi dopo gli isolani affrontarono per la prima volta una squadra asiatica, il Giappone. Prima del 2013, il risultato migliore in una competizione internazionale avvenne alle qualificazioni per l’europeo del 2004, quando la nazionale, guidata da Ásgeir Sigurvinsson, sfiorò per un punto il secondo posto nel girone preliminare: questo piazzamento avrebbe condotto la squadra ai play-off per la fase finale.